venerdì 27 marzo 2009

Ha ancora senso preoccuparsi per le scie chimiche?

Il mese di marzo continua a regalare degli spettacolari cieli e tramonti caratterizzati dalla presenza di scie di aereo. Appena possibile pubblicherò foto, video ed analisi di queste giornate.
Nel post odierno invece, a compendio degli articoli recentemente pubblicati inerenti la teoria scientifica che spiega le scie di aereo, pubblico delle ulteriori riflessioni sulla tematica delle scie chimiche.

Una volta appurato che le scie di aereo sono un fenomeno normale e conosciuto, e che in base alle mie verifiche a tutt'oggi non esistono evidenze dell’avvenuto rilascio di scie diverse dal ghiaccio nei cieli di Milano, qual è il modo giusto di porsi di fronte alla tematica delle scie chimiche? Ha ancora senso preoccuparsi?

Mettersi in discussione

Negli ultimi articoli pubblicati sul blog (qui e qui) ho spiegato come esista una teoria scientifica che descrive e spiega cosa sono le scie degli aerei che vediamo in cielo. Altri articoli dettagliati sull’argomento (qui) ed anche un utilissimo programma che ci dice quando aspettarci scie in base ai dati atmosferici sono disponibili sulla rete.
In precedenza ho anche spiegato come sia facile e divertente stimare la quota di volo di un aereo con scia allo scopo di verificare se la quota della scia sia compatibile con la teoria scientifica.
In un articolo ho mostrato alcune animazioni che mostrano l'entità, davvero notevole, del traffico aereo del mondo.
Infine, in un altro articolo, ho mostrato come dopo più di un anno di osservazione del cielo di Milano non abbia ancora trovato alcuna evidenza CERTA e INATTACCABILE dell’avvenuto rilascio di scie di natura diversa dal ghiaccio su Milano.
Ricordo inoltre che le recenti risposte ministeriali ad interrogazioni parlamentari sulle scie chimiche si concludono così:
"L'interpretazione più plausibile del fenomeno è che i presunti episodi di scie chimiche siano in realtà comuni scie di condensazione che sono durate più a lungo ed hanno assunto forma peculiare per effetto delle condizioni meteorologiche".
Bene. In base a tutto ciò a me sembra logico porsi di fronte al fenomeno scie senza paure o preoccupazioni.
Io ad esempio continuo le mie osservazioni del cielo ma quando vedo una scia non mi preoccupo affatto. Anzi, rimango affascinato e cerco di analizzare il fenomeno scientificamente.
Ora, questo è quello che faccio io ma so bene che ci sono delle persone che hanno davvero paura delle scie di aereo ritenendole tossiche. Tale paura nasce in seguito all'osservazione di cieli pieni di scie o dopo essere venuti a conoscenza ed aver dato credito alla “teoria” delle scie chimiche che si incontra su internet.
Spaventarsi senza un motivo certo è a mio avviso una cosa davvero poco utile alla propria vita per cui, essendo presenti sulla rete tutti gli strumenti per comprendere scientificamente il fenomeno delle scie di aereo e per fare delle verifiche sull’esistenza delle scie chimiche, consiglierei a chi ha paura delle scie di provare a mettere in discussione le proprie convinzioni e le proprie paure.
In fondo non c’è nulla da perdere a mettersi in gioco. Se le scie chimiche davvero esistono, le verifiche le confermeranno. Se non esistono, si troverà la verità e soprattutto la tranquillità. In entrambi i casi non si perde nulla, anzi, in un caso si guadagna.
Certo non si tratta di un percorso facile poichè mi sono accorto che quando si cade nella “trappola delle scie chimiche” si fa davvero fatica ad uscirne

Certezze e sospetti

Bene. Vediamo di discutere ora come porsi di fronte alla tematica delle scie chimiche una volta che si realizza che a tutt’oggi non esistono evidenze certe della loro esistenza.
Qualche giorno fa, discutendo di questi argomenti, mentre spiegavo il mio modo di pormi di fronte alle scie di aereo, mi è stata posta questa domanda: “Ma secondo te, allora tutte le scie che vedi sono normali scie di condensa? Sei proprio sicuro? Come fai a dirlo?”
A mio avviso è una domanda molto interessante che merita una accurata risposta.

Quando vedo una scia in cielo vedo, come detto, un fenomeno noto, normale e conosciuto.
Ora, parlando ipoteticamente, è ovvio che potrebbe esistere qualche scia che non è una scia di condensazione ma è una scia chimica, indistinguibile dalle scie normali. Tutto è possibile nella vita. Non posso escluderlo a priori ovviamente. E a pensarci bene, non ci sarebbe neanche niente di strano. In tutti gli aspetti della nostra vita esistono gli imbrogli, gli inganni.
Ma se vogliamo ragionare così, cioè sulla base di ipotesi allarmanti non verificate, allora dobbiamo farlo bene, mica solo per le scie di aereo! Dovremmo pensare che potrebbe esserci qualcuno che spruzza sostanza tossiche dal tubo di scappamento delle automobili e non solo dagli aerei, qualcuno che inquina l’acquedotto per avvelenare i cittadini, qualcuno che inquina il mare per avvelenare i bagnanti, qualcuno che emette radiazioni nocive nell'atmosfera. Potremmo continuare all’infinito. Tutto è possibile. Come potrei escludere queste cose?
Però, se agissimo considerando tutte queste fantasiose possibilità come potenziali pericoli, finiremmo di vivere. Ci rinchiuderemmo in una stanza al sicuro e non usciremmo più.

I semplici sospetti a mio avviso non ci devono spaventare. I sospetti non dimostrati sono parole prive di tutto e piene di niente. Sono solo spettri, fantasmi. Possono essere giusti o sbagliati. Ma fino alla loro dimostrazione o smentita non hanno alcun valore e non devono influenzare la nostra vita.
Parlando del nostro caso specifico, sappiamo che in Italia ci sono alcune persone che sospettano che degli aerei rilasciano scie di natura differente dal ghiaccio.
Bene. Ma questi sospetti si basano su prove o su impressioni? Esistono prove certe, dimostrate, inequivocabili, che degli aerei specifici, in giorni e località precise abbiano rilasciato sostanze diverse dal ghiaccio, e tossiche per le persone, animali, coltivazioni, sul territorio italiano? O essitono solo impressioni? Io, come detto, queste prove le ho cercate per più di un anno, ma a tutt’oggi non ho trovate. E se queste prove esistessero, è ovvio che verrebbero prese in considerazione dalle Istituzioni.
Cosa si sa invece di certo sulle scie di aereo che vediamo in cielo? Tanto! Ci sono più di 50 anni di letteratura scientifica che ci spiegano che cosa sono le scie.
In base a tutto ciò quindi, preoccuparsi per le scie di aereo in base a sospetti e zero prove, non considerando la mole di pubblicazioni scientifiche presenti sull'argomento, a mio avviso non è il modo corretto di porsi (il grosso problema è, ovviamente, che molte persone credono, ahimè, che le prove ci siano e di conseguenza si preoccupano).
A mio avviso, prima di allarmarsi per un problema, il problema deve essere dimostrato. Se domani una persona esce con una nuova teoria catastrofica, noi cosa facciamo, dobbiamo darci credito e iniziare a preoccuparci? Senza prove? Assolutamente no. Dobbiamo basare la nostra vita su delle certezze e non su fantasie, se no, non non andiamo più avanti.
Si può discutere di qualunque cosa, è giusto, ma a mio avviso dobbiamo spaventarci solo quando è davvero il caso.
E soprattutto, di fronte a delle supposte prove che dovrebbero avvalorare la teoria catastrofica, dobbiamo assolutamente fare le nostre verifiche sulla bontà di tali prove! Gli errori sono sempre dietro l'angolo.

La mia risposta alla domanda è dunque che tutto è possibile nella vita, ma mi preoccuperò delle scie chimiche solo quando vedrò prove forti e certe della loro esistenza.
Fino a che non avrò una prova certa, sicura, definitiva, netta, che sono state rilasciata scie tossiche per la mia salute o per la salute del pianeta, considererò le scie degli aerei come normali scie di condensa, senza preoccuparmi, sapendo tuttavia che, come in tutti gli aspetti della vita, potrebbero esistere delle attività anomale.

8 commenti:

Illy ha detto...

Mi sembrano delle giuste considerazioni. Anch'io sono preoccupato per eventuali scie chimiche, pero' nella zona di Verona non ho mai notato cose strane. Le scie che vedo al mattino per andare al lavoro sono sempre li' nella stessa posizione, con la stessa direzione: a volte riesco a vedere l'aereo che la crea, altre la vedo gia' fatta e a volte non la vedo proprio. E' interessante anche notare l'evoluzione delle nuvole durante la giornata, che si creano e si dissolvono dal nulla senza intervento umano. Purtroppo ho notato, girando per vari blog, che i sostenitori delle scie chimiche, salvo in casi rari, sono molto radicati nelle loro convinzioni e che nulla potra' smuoverli da li'.

cieliazzurri ha detto...

Ciao El. Sì, una volta che si ritiene coerente la "teoria" delle scie chimiche è poi difficile cambiare idea.
Quello che cerco di fare è fornire tutti gli strumenti con i quali chi lo voglia, nel momento che ritiene più opportuno, possa provare a mettere in discussione le proprie convinzioni.

Nico ha detto...

Complimenti per la chiarezza e per il modo di porti. Non deve essere stato facile per te.. e penso che non lo sia nemmeno adesso visto come alcuni ti trattano.

Sono pienamente d'accordo, anche sul non escludere nulla. Ricordo una ventina di anni fa uno spettacolo di Grillo che vidi a Padova. Parlava del benzene, della sua pericolosità e di come venisse "trattato" come rifiuto. Diceva che alcune ditte lo mettevano nel deodorante del bagno così tu, tra l'altro pagando, li aiutavi a disfarsene. O di come un'autobotte veniva mandata dalla Sicilia alla Valle d'Aosta e ritorno: partiva piena e tornava vuota senza che il carico fosse svuotato: bastava un forellino e si distribuiva sostanza tossica lungo tutto il territorio. E ti assicuro che la prima cosa che ho fatto è stata di buttare il profumino da cesso e guardare incacchiato gli autisti delle cisterne. E ancora credo che sia possibile fare nefandezze del genere e in modi anche più subdoli. Ma da questo a ipotizzare centinaia di migliaia di persone, coese e soprattutto talmente motivate da autodistruggersi, in Italia poi, e per una cosa che non è la nazionale di calcio... è palesemente irrealizzabile.

Solo che ci sono persone che non hanno l'umiltà, prima che il coraggio, di mettersi in discussione.

cieliazzurri ha detto...

Ciao Nico, grazie, e complimenti anche a te per il tuo blog :)

Mettersi in discussione è una cosa difficile. Ma se una persona si accorge di aver sbagliato strada cosa fa? Continua nella direzione sbagliata pur di non ammettere di aver sbagliato?
Forse il problema è che alcune persone credono che ammettere di aver sbagliato sia una cosa grave, un'onta. In realtà sono proprio i nostri sbagli che ci permettono di evolvere, di migliorarci, ma solo se li accettiamo.

Gianni Comoretto ha detto...

La prima volta che sentii parlare di scie chimiche presi la cosa sul serio.
Sapevo delle balzane proposte di Teller, e non potevo certo escludere che qualcuno le avesse prese sul serio. Si parlava di rilasci di polvere di alluminio in una particolare zona, e di analisi fatte al suolo. Cose "ragionevoli".

Cercai di informarmi. Di vedere le analisi, di capire che elementi aveva chi sosteneva questa tesi. Mi ci volle un paio di giorni. E scoprii che le analisi trovavano alluminio elemento, non polvere metallica. Che le "prove" maggiori erano la persistenza e la forma delle scie, con foto che a me ricordavano molto le scie che ho sempre visto.

Mi sono fatto tutte le considerazioni che fai tu. Non posso certo escludere che qualche pazzo, servizio deviato o chissachi sparga cose strane con delle scie apparentemente identiche alle scie di condensa. Ma quel che vedo tutti i gironi in celo sono scie di condensa, si comportano come tali, ne hanno la forma, compaiono quando ci sono le condizioni giuste....

Se qualcuno mi porta elementi per sospettare seriamente scie tossiche, saro' il primo a chiedere chiarezza.

cieliazzurri ha detto...

Ciao Gianni, io ci ho messo un po' di più a chiarirmi le idee perchè l'argomento scie era del tutto nuovo per me, così come tanti altri argomenti connessi.

Ma una delle cose buone di questa esperienza è stata proprio l'aver imparato tantissime cose in differenti discipline.

markogts ha detto...

Secondo me l'esempio di Nico con le cisterne è illuminante. Sicuro ci sono camionisti furbacchioni che fanno così. C'erano anche le navi con la chiglia apribile per scaricare rifiuti tossici durante la navigazione.

Ma un conto è la singola persona o ditta, un conto è un complotto planetario, con migliaia di persone che sanno e milioni che quantomeno vedono delle cose strane, e NESSUNO fiata? Di solito, un segreto noto a dieci persone non si può più considerare sicuro. Mai letto un romanzo di Clancy?

Nico ha detto...

marko, ovvio che l'ho letto :P
Rainbow 6