mercoledì 4 marzo 2009

Su cosa si basa la "teoria" delle scie chimiche?

"Noi accettiamo la realtà del mondo così come ci viene presentata."
(Christos, The Truman Show)

In questo articolo spiego cosa penso della "teoria" delle scie chimiche presente su internet. Tale "teoria" getta le sue basi su una descrizione delle scie di condensazione di aereo alternativa alla corrente descrizione scientifica e su delle osservazioni di particolari fenomeni non verificate.
Se sostiuiamo alla descrizione alternativa la corrente teoria scientifica e se rimuoviamo i dati non verificati, ecco che la "teoria" delle scie chimiche presente su internet non sta più in piedi.
A mio avviso, la discussione sull'esistenza di eventuali anomalie nei nostri cieli va invece condotta sulla base della corrente teoria scientifica di formazione delle contrails.

1. Introduzione

Spesso mi sorprendo di quanto la "teoria" delle scie chimiche descritta su internet faccia presa su alcune persone al punto che si arrivi a parlarne su siti, blog, forum, programmi televisivi (ehm.. ) fino ad arrivare alle interrogazioni parlamentari sulla vicenda.
Di certo è una tematica affascinante, seguita da tanti appassionati, ma di per sé questo non basta per spiegarne la longevità. Ma allora su cosa si regge?
Dopo avere riflettuto per un tempo sulla cosa, ho capito che la "teoria" delle scie chimiche riesce a mantenersi in vita reggendosi su tre assi portanti:

i) una spiegazione della formazione delle scie di condensazione alternativa alla corrente teoria scientifica;
ii) la non conoscenza della corrente teoria scientifica di formazione delle scie di condensazione da parte della maggior parte delle persone;
iii) osservazioni di particolari fenomeni non verificate.

Vediamo di discutere questi punti.

2. La teoria scientifica di formazione delle scie di condensazione

Come ho potuto verificare nel corso delle mie ricerche, le scie di condensazione di aereo sono un fenomeno conosciuto e studiato da più di 50 anni. E' stata formulata una teoria scientifica negli anni 40-50 [Schmidt (1941), Appleman(1953)] che spiega la termodinamica della formazione delle scie, successivamente rivista ed estesa negli anni '90 [Schumann (1996)].
Un interessante tutorial di K. Gierens che spiega le scie di condensazione è presente nel seguente documento:

Le scie inoltre sono attualmente studiate in vari centri di ricerca poichè rappresentano un argomento di notevole interesse scientifico.
Questi sono alcuni centri di ricerca che studiano le scie di condensazione nel mondo:


Ho poi cercato cosa fosse stato pubblicato sulle scie di condensazione nell'ultimo anno. Nel link di seguito mostrato sono elencate le referenze di alcune pubblicazioni scientifiche sulle scie di condensazione relative al solo 2008:


Le scie di condensazione sono dunque un fenomeno noto e attualmente studiato. In particolare, due punti fondamentali della teoria scientifica da tenere bene a mente per il mio discorso sono che:

i) le scie di condensazione si formano con qualsiasi valore di umidità relativa;
ii) le scie di condensazione possono durare da pochi secondi a ore a seconda delle condizioni atmosferiche.

Bene. Risulta a questo punto chiaro e ovvio che il dibattito sulle scie chimiche dovrebbe gettare le sue basi su questa teoria scientifica. Una persona affascinata dalla tematica dovrebbe per prima cosa capire bene cosa sono le scie di condensazione di aereo basandosi sulla letteratura scientifica. Eppure, inspegabilmente, non è affatto così: il dibattito sulle scie chimiche getta infatti le sue basi su una descrizione del fenomeno scie alternativa a quella scientifica. Vediamo perchè.

3. Una realtà alternativa

Per prima cosa devo sottolineare, come ho avuto modo di verificare durante la mia esperienza di ricerca sulle scie, che la teoria scientifica di formazione delle scie di condensazione di aereo ha due caratteristiche fondamentali: i) è una teoria difficile, complessa, di non immediata comprensione e ii) è conosciuta bene da poche persone al mondo. La maggior parte delle persone la ignora.
Tenendo a mente questi punti vediamo cosa succede quando una persona si imbatte nella "teoria" delle scie chimiche su internet.
Immaginiamo una persona che non sappia niente di scie, di aerei, che non abbia dimestichezza col metodo scientifico e che non abbia ben chiaro come distinguere un aereo che sta a 2000 metri da uno che sta a 10mila metri. Molti di noi sono, o sono stati più o meno in questa situazione. Per caso un giorno questa persona si imbatte su internet nella "teoria" delle scie chimiche.
A meno che casualmente capiti sul mio blog (:D) potrebbe trovare su internet le seguenti informazioni:

i) le scie di condensazione di aereo si formano con il 70% di umidità relativa;
ii) le normali scie di aereo durano al massimo qualche minuto.

Se avete notato, sono due definizioni completamente antitetiche rispetto a quella delle teoria scientifica. Nella teoria scientifica non si parla proprio di 70%, nè si dà un limite di tempo di qualche minuto per la persistenza. Riassumendo:

>teoria scientifica: 0-100% umidità relativa;
>spiegazione alternativa: almeno 70% umidità relativa;

>teoria scientifica: durata scie da secondi a ore;
>spiegazione alternativa: durata scie al massimo qualche minuto.

Bene. Il neofita ha fatto il suo primo incontro con il mondo delle scie di aereo e ha trovato una spiegazione delle scie di condensazione di aereo. Non avendo elementi di paragone egli ha raccolto questa spiegazione alternativa ritenendola corretta, accettando la realtà che gli è stata presentata.
A questo punto il neofita pensa che le normali scie si formino col 70% di umidità relativa e che durino al massimo qualche minuto.
Mettendosi ad osservare il cielo egli vede scie con valori registrati di umidità relativa del 30% e penserà: "Non è possibile, la spiegazione che ho trovato su internet dice almeno 70%; allora sono scie chimiche!".
Poi il neofita osserva anche la presenza di scie che durano ore e sulla base della spiegazione alternativa penserà: "Ma allora è vero, sono scie chimiche, le scie normali durano al massimo qualche minuto!".
La cosa divertente è che umidità del 70% in quota è cosa rara. Quindi in base alla spiegazione alternativa quasi tutte le scie che vediamo dovrebbero essere chimiche, e quasi tutti gli aerei di linea che ci passano sulla testa (in Gran Bretagna, come si può vedere in una bellissima animazione della BBC, passano ad esempio ogni giorno 7500 aerei trasportando più di un milione e mezzo di passeggeri) dovrebbero essere aerei "cattivi", una cosa francamente fuori dal mondo.

4. Dati non verificati

Oltre alla spiegazione alternativa di formazione delle scie di condensa, la "teoria" delle scie chimiche si basa anche su alcune osservazioni di particolari fenomeni che in più di anno di ricerca non ho mai verificato. Uno di questi fenomeni è:

i) aerei che sciano a bassa quota.

Come ho più volte spiegato in questo blog, non ho trovato alcuna evidenza di sorvoli a bassa quota di aerei con scie equiparabili alle scie osservate a 10mila metri. Nessuna. Nè su Milano nè in un paio di casi analizzati su Berlino. Tutti gli aerei con scia fotografati, per i quali ho effettuato una stima della quota di volo si trovavano in media ad una quota stimata compresa tra i 10 e gli 11 mila metri. Analoghi risultati sono stati ottenuti da un altro autore a Vicenza.
Queste analisi mi hanno anche fatto capire come appare un aereo a 2mila metri, e mi hanno fatto capire che se un aereo sciasse a 2mila metri ci troveremmo di fronte ad uno spettacolo così incredibile che rimarremmo tutti col naso all'insù. Per questo motivo sono molto sorpreso dal fatto che vengano riportati dati relativi a sorvoli con scia a bassa quota. Non riesco davvero a capacitarmene.
Certo per alcuni può sembrare assurdo che una persona possa credere che ci siano aerei che sciano a 2000 metri visto che, come detto, sarebbe un fenomeno incredibile, ma il problema è che non tutti sanno come appare un aereo a mille o a 10mila metri. Non è un concetto immediato e di conseguenza una persona può ritenere coerente che un aereo rilasci scione a 2mila metri.

5. Rimettere le cose a posto

Se a questo punto sostituiamo alla spiegazione alternativa di formazione delle scie la corrente teoria scientifica e se non consideriamo i dati non verificati, la "teoria" delle scie chimiche crolla inesorabilmente come un fragile castello di carte sospinto da un sussurro di vento.
Detto questo, risulta però chiaro che la "teoria" delle scie chimiche così come è descritta su internet probabilmente continuerà ad esistere proprio grazie all'esistenza di un substrato di persone che non conoscono la teoria scientifica di formazione delle contrails e che non hanno idea di come appaia un aereo a mille o 10mila metri.
Prevedo quindi che con questo terreno così fertile si parlerà di scie chimiche in questi termini ancora per molto tempo, e non posso che dispiacermene.
Grazie al cielo devo però dire che la "teoria" delle scie chimiche presente su internet è stata sempre bloccata a livello ministeriale. Le risposte ministeriali sulle scie chimiche sono sempre state pronte ed esaustive, mostrando una ottima conoscenza del fenomeno scie da parte degli esperti del ministero che hanno proprio fatto notare come i siti specialistici degli osservatori delle scie chimiche risultano carenti dal punto di vista scientifico.

Ora. La discussione su possibili anomalie nei nostri cieli è però un argomento estremamente interessante ma che va affrontato sulle giuste basi. Discutere di scie chimiche con chi basa le proprie convinzioni su teorie alternative a quella scientifica non ha a mio avviso alcun senso. Discutere dell'eventuale esistenza di scie anomale basandosi sulla corretta teoria delle scie di condensazione ha perfettamente senso, ed è quello che io tento di fare. L'unica ricerca sulle scie chimiche che per me ha un senso è quella scientifica.

Io credo che gli interessati alla tematica dovrebbero riflettere tanto su queste cose e decidere su cosa basare le proprie convinzioni.
Accettare la teoria scientifica e basarsi su dati verificati non vuol dire abbandonare le scie chimiche. Al contrario, vuol dire affrontare l'argomento su solide basi scientifiche e non su una palafitta costruita sulle sabbie mobili.

6. Conclusioni

Ricordo per concludere che agli inizi della mia avventura, quando io ero un neofita delle scie, ritenevo un dovere morale investigare sulle scie chimiche visto l'inquietante scenario proposto.
L'ho fatto, e fino ad ora ho verificato che di inquietante c'è davvero poco se non proprio le fragili basi su cui poggia la "teoria" delle scie chimiche.
Ora che neofita non sono più e che ha capito come stanno le cose, oltre al piacere di fotografare il cielo e al verificare l'eventuale esistenza di anomalie nei cieli basandomi su una solida base scientifica, ritengo di avere un nuovo dovere morale: divulgare la teoria scientifica di formazione delle scie di condensazione e spiegare come riconoscere la quota di volo di un aereo. In questo modo chi crede nella realtà alternativa delle scie chimiche ma che a un certo punto vuole provare a metterla in discussione per poi magari iniziare a investigare scientificamente, può trovare una facile e pronta via d'uscita.
Sempre che egli voglia uscire ovviamente.

"Cerco di aprirti la mente, Neo, ma posso solo indicarti la soglia. Sei tu quello che la deve attraversare."
(Morpheus, The Matrix)


Referenze
Appleman, H. S. 1953: The Formation of Exhaust Condensation Trails by Jet Aircraft, Bulletin American Meteorological Society, 34, p 14-20.
Schmidt, E. 1941: Die Entstehung von Eisnebel aus den Auspuffgasen von Flugmotoren. Schriften der Deutschen Akademie der Luftfahrtforschung, Verlag R. Oldenbourg, Muenchen und Berlin, Heft 44, p 1-15.
Schumann, U. 1996: On conditions for contrail formation from aircraft exhausts, Meteorol. Zeitschrift, 5, p 4-23.

16 commenti:

Giornalettismo ha detto...

Fotografata questa pochi minuti fa.

Scia "in negativo". Curiosa :)

[just]

cieliazzurri ha detto...

Molto bella, sembrerebbe una distrail.

Giornalettismo ha detto...

Wow!
Quando l'ho avvistata, pochi minuti prima di fotografarla, era ancora più netta; poi si è via via confusa tra le altre nubi.

[just]

Nico ha detto...

Straker rifila un ennesimo FAKE al pubblico.. disinformatore che non è altro.

http://nico-murdock.blogspot.com/2009/03/il-nuovo-grande-fake-su-tanker-enemy.html

cieliazzurri ha detto...

Ciao Nico.

Mi sto rendendo sempre più conto che la disinformazione effettuata da Straker (ad esempio quella nei miei confronti, cioè le assurdità che ha scritto su di me) è comunque recepita da persone che potremmo definire simpaticamente "creduloni".

Una persona che ha creduto alle cose che Straker ha scritto su di me, senza verificarle, è, purtroppo, davvero un credulone, detto affettuosamente.
Persone di buon senso credo che difficilmente abboccherebbero alle assurdità scritte da Straker. Perlomeno verificherebbero.

Ora, quanta responsabilità abbia un credulone quando abbocca, io non lo so.
Per certuni, dare fiducia in maniera pura, non è mai sbagliato.
Per me, in questo mondo, prima di dare fiducia bisognerebbe andarci un po' cauti e perlomeno conoscere la persona.
Ma per capirlo forse è necessario passare per una cattiva esperienza.

Ciao

Fioba ha detto...

Cari miei, anche controradio ha aperto il suo Blog sulle scie chimiche. Indovinate chi è il moderatore....... il ns carissimo Pepe Ramone, una moderazione a senso unico basata su "sensazioni di quota di un aereomobile"........ ed il belo è che ci posta anche in ns Morgellone capo in forma anonima.
Il link è:

(http://www.controradiolive.info/dinamico/?page_id=3&wpforumaction=viewforum&f=9.0)

Facciamo sentire un po di voci autorevoli anche li, tanto per non lasciare tutto in mano ai VERI disinformatori (per non dire altro).
Posto questo commento su più Blog.

Ciao

Fioba

Fioba ha detto...

PS complimenti per il "riassunto". Fai una raccomandata a Straker con il testo.

cieliazzurri ha detto...

Ciao Fioba, grazie.
Io mi sto rendendo sempre più conto che il vero problema in questa storia sono le persone che accettano quello che trovano su internet senza verificarlo.
E' questo substrato di persone "credulone" che permette a certe "teorie" di sopravvivere.
La soluzione a tale problema non è semplice.
Forse il segreto sta in una comunicazione scientifica che non sia troppo tecnica.
Purtroppo la teoria scientifica di formazione delle contrails è un po' complicata e questo rende tutto più difficile.
Bisognerà pensarci..

Ciao!

Anonimo ha detto...

Pochi minuti fa ero in terrazza a sistemare l'antenna tv, messa fuori uso dalla tromba d'aria di un paio di notti fa.

Due aerei sono passati sulla mia capoccia a bassa quota, uno addirittura è entrato in un banco di cumuli nascondendosi alla vista per alcuni secondi. Non fosse stato in controluce avrei probabilmente potuto vedere benissimo la livrea (la prossima volta mi porto dietro la fotocamera :D )

Inutile aggiungere che 1) non rilasciavano alcuna scia 2) non ho mai visto in vita mia aerei così bassi (saranno stati 2000metri...) rilasciare scie. Sarebbe davvero uno spettacolo che allerterebbe anche l'osservatore casuale più distratto.

Questo a ulteriore conferma che Straker racconta una caterva di balle, e basterebbe pochissimo impegno per rendersene conto da soli. Ovvio, prendere come oro colato quei bei post catastrofici, con i filmatini e le musichette inquietanti è molto più semplice.

[just]

cieliazzurri ha detto...

Ciao Just,

La tua testimonianza mi fa davvero piacere. Hai ben detto: un aereo con scione a 2000 metri allerterebbe chiunque! Ma non mi risulta che ciò sia mai successo.

Anche qui a Milano oggi, con un bel cielo a tratti pulito, si sono visti tanti aerei a bassa quota, ovviamente senza scia (se riesco pubblico qualche foto di oggi) e qualche aereo ad alta quota con scia di tipo non persistente.

Comunque, mi sono ormai reso conto che il grosso problema di questa ed altre storie è l’esistenza di un substrato di persone “credulone” che, come hai scritto, accettano come oro colato quello che trovano su internet, senza verificare.
Dare fiducia è giusto, ma purtroppo in questo mondo bisogna sempre verificare quello a cui si crede.

Ciao :)

Nico ha detto...

C'è ancora speranza per i giovani italiani..
http://complotti.forumfree.net/?f=6346332 Il forum degli allievi di Zret..

Giornalettismo ha detto...

In questo filmato prodotto dalla allegra banda di Tankerenemy possiamo ammirare uno sprayer che emette uno stranissimo rumore. Ebbene, è la prima volta che un suono raggiunge la velocità della luce, perché non mi spiego altrimenti come faccia il "rumore" dello sprayer a raggiungere l'osservatore in contemporanea al video.

Oh, certo, diranno che l'hanno montato apposta così sfasando l'audio, come no... :D

O forse il problema è che gli sciachimisti non sanno la fisica, ma neanche un po'?

'notte

[just]

cieliazzurri ha detto...

Buongiorno :)

Non ho visto il video in questione. Comunque, sappiamo che il suono ha una velocità in aria di circa 330 metri al secondo. Quando un aereo passa a 10 000 metri di altezza sulla nostra verticale quindi nel punto in cui l’aereo è più vicino a noi, il suo rumore ci metterà circa 30 secondi ad arrivare a noi, quindi lo sentiremo 30 secondi dopo che è passato sulla verticale. Questo è il picco di rumore che sentiamo.
Quello che si potrebbe sentire nel momento in cui l’aereo ci passa sulla testa, eventualmente, è il rumore fatto dall’aereo in precedenza quando però era più lontano.

Qui oggi mattinata ideale per fotografare le scie!
Ora il cielo si sta coprendo di cirri e si è formato un abbozzo di alone.

underek_ ha detto...

Ciao Massimo, come sempre è un piacere leggere i tuoi post e guardare i tuoi scatti.

ciao


underek_

cieliazzurri ha detto...

Ciao Underek_ grazie :)

A breve dovrei pubblicare qualcosa sulla giornata dell'8 marzo, festa della scia :D
Una giornata di scie a Milano davvero incredibile.
Per me, che ormai da tempo apprezzo l'impatto scenico delle scie, è stata una giornata perfetta.

Ciao

Gianni Comoretto ha detto...

Innanzitutto complimenti per la chiara e succinta spiegazione.

@giornalettismo

Puo' darsi che il filmato di Straker non sia un fake. E che il rumore sincronizzato al video sia solo una coincidenza, magari qualcuno ha starnutito nella stanza accanto mentre l'aereo attraversava qualche zona piu' umida. E Straker si e' dimenticato che anche a 1000 metri il suono ci mette 3 secondi.

Che aereo e'? Ne ho fotografato uno molto simile lunedi', senza scia, la quota direi dalle dimensioni era la solita (10-12 km) , e si sentiva distintamente. L'ho beccato proprio per il rumore, individuarlo senza scia è difficile.