venerdì 25 dicembre 2009

Buone Feste!

Tanti auguri di Buone Feste ai lettori di Scie persistenti su Milano.


Milano tra neve, nuvole e scie. 23 Dicembre 2009.

domenica 20 dicembre 2009

Le ultime scie d'autunno

Autunno 2009 avaro di scie di condensazione (non ci sono più le belle scie di una volta!). Speriamo nell'inverno prossimo venturo.
Dopo settimane di cieli coperti o di cieli senza neanche una nuvola, sabato 12 si sono comunque potute osservare nuovamente scie di condensazione nel cielo di Milano.
Ecco alcune foto "ravvicinate" di tali scie. Possiamo notare il classico motivo a dente di sega e il suo lento disfacimento.



Per chi fosse interessato all'analisi dei dati atmosferici della giornata, il 12 12 alle ore 12Z erano previste scie dagli 8mila ai 10mila metri circa ed erano presenti le condizioni per la persistenza (considerando un errore del 10% nei valori di umidità relativa per compensare il dry bias diurno).

Diagramma di Appleman


Grafico temperatura/umidità relativa.


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lunedì 14 dicembre 2009

Le mirabolanti avventure di Al Locco!

Introduzione. Gli aerei non meglio identificati

La "teoria" delle scie chimiche si regge su alcuni pilastri tra i quali ricordo: i) le scie a bassa quota, ii) il 70% di umidità relativa, iii) misteriosi aerei "non meglio identificati".
I primi due pilastri sono stati estensivamente discussi su questo blog e la loro fragilità è stata messa in luce. Oggi parliamo del terzo pilastro cercando di capire cosa sia davvero un aereo non identificato e se sia corretta l'equazione aereo non identificato = anomalia.
Per aereo non meglio identificato si possono intendere due cose.
1) Un aereo fotografato a basso ingrandimento la cui foto poco dettagliata non ne permette l'identificazione. L'aereo potrebbe essere qualunque cosa.
2) Un aereo fotografato ad alto ingrandimento, la cui foto estremamente dettagliata è stata confrontata con le foto di tutti gli aerei noti al mondo (gulp!) senza trovare alcuna corrispondenza. L'aereo non risulta identificabile.
Il caso 1 non rappresenta ovviamente alcunché (mica è colpa dell'aereo se non è stato "meglio" identificato, è colpa del fotografo che non si è impegnato abbastanza per identificarlo meglio!) mentre il caso 2 potrebbe rappresentare un'anomalia.
Ma è possibile produrre foto estremamente dettagliate di aerei con scia? Sì! E' stato mostrato in questo blog (qui) come sia possibile identificare aerei di linea con scia di condensa (che volano a quote solitamente comprese tra gli 8 e i 12 km) mediante l'uso di un telescopio.
Risulta a questo punto chiaro che una teoria complottista seria sulle scie chimiche dovrebbe gettare le sue basi su minuziose osservazioni telescopiche dimostranti al 100% la non identificabilità di un aereo, e non su foto vaghe, poco chiare e mal definite di aerei "non meglio identificati" che in realtà potrebbero essere qualunque cosa!
Eppure, sorprendentemente, al meglio delle mie conoscenze nessuna minuziosa analisi telescopica dimostrante la non identificabilità di aerei con scia è mai stata pubblicata. Di conseguenza, nessuna teoria complottista sulle scie può a tutt'oggi basarsi sul pilastro degli aerei non meglio identificati.

Il discorso sulla problematica dell'identificazione di un oggetto a distanza e sulla formulazione di teorie complottiste basate sul nulla è il tema del nuovo racconto a disegni di oggi. Il protagonista della nostra storia, il simpatico Al Locco, dovrà vedersela addirittura con foto di presunti alieni, scattate però a notevole distanza ;) Le sorprese non mancheranno!
Come sempre, buon divertimento!

Le mirabolanti avventure di Al Locco!

Testo: Cieliazzurri
Disegni: Vera

Se vuoi fare una cosa, falla bene

Alan Locco (per gli amici Al) era un bravo ragazzo che viveva in cima ad una montagna e che di lavoro faceva il pastore.



Al Locco era felice del proprio lavoro ma la sua grande passione era un'altra: la fotografia. Durante il lavoro non era infrequente che Al Locco si fermasse a fotografare il panorama che si poteva godere da quella cima o, in alternativa, le sue simpatiche pecorelle.



Un giorno Al fu colpito dalla visione dell'autostrada che si trovava a fondo valle e dall'incessante andirivieni di veicoli. La scena era molto bella e così Al Locco corse a casa a prendere il suo cavalletto e scattò alcune foto ai veicoli.



Arrivato a casa Al, ansioso di vedere le foto scattate, trasferì immediatamente le foto dalla fotocamera al suo pc.



Finito il trasferimento Al iniziò a guardare le foto e grande fu la sua sorpresa!!



In una delle foto Al ebbe l'impressione di vedere qualcosa di incredibile: un alieno a bordo di un'automobile rossa che rilasciava delle strane scie dalle portiere! Più Al guardava la foto, più si convinceva che la sua incredibile impressione era corretta anche se la foto, scattata da parecchi chilometri di distanza dall'auto, era purtroppo poco chiara.
Al Locco era comunque così sicuro della propria impressione che decise addirittura di aprire un blog per denunciare la cosa. Nel blog Al Locco descriveva la sua teoria secondo la quale degli alieni su veicoli non meglio identificati rilasciavano scie chimiche in autostrada.


Il blog non ebbe però molta fortuna poichè le fotografie postate da Al Locco erano sempre sfuocate, a causa della enorme distanza tra la macchina fotografica e le automobili.
Anche la nonna e le zie di Al quando scoprirono il blog non poterono far altro che ridere a crepapelle e prendere in giro il loro caro nipotino.



Il povero Al Locco, ferito nell'animo, non si dette però per vinto e decise di fare quello che i più chiedevano: portare fotografie ad alta risoluzione degli alieni e dei veicoli anomali. E per far questo Al Locco decise di comprare su internet un potentissimo telescopio !



Il telescopio gli avrebbe finalmente permesso di mostrare al mondo che aveva ragione. Al Locco avrebbe fotografato l'alieno e il veicolo con un ingrandimento sufficiente a togliere ogni dubbio.
Cosi Al Locco iniziò a fotografare l'autostrada col telescopio. Purtroppo, già dopo le prime foto, tanto amara fu la sua sorpresa.



Le macchine che passavano nell'autostrada erano normalissime, banalissime autovetture guidate da normalissimi esseri umani. Nessuna stranezza, nessun alieno.
E così, la teoria degli alieni in autostrada crollò miseramente come un fragile castello di carta e il povero Al, triste e sconsolato, lasciò il telescopio e si diresse verso casa tentando di dimenticare la sua brutta avventura.



Al Locco imparò da questa esperienza una importante lezione: prima di affermare qualcosa è bene fare tutte le verifiche del caso!
Ma il simpatico Al avrebbe dovuto imparare anche qualcos'altro: i risultati di una ricerca non si ottengono subito. A volte bisogna aspettare a lungo e perseverare nella ricerca prima di arrivare a un risultato.
Infatti, se Al Locco avesse osservato l'autostrada col telescopio ancora per qualche minuto.. forse non sarebbe rimasto tanto deluso ;-)



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